Il territorio, le radici di Latteria Soligo
Il rispetto per la natura
Il legame tra la Latteria Soligo e il territorio è sempre stato forte e fondamentale nella storia della nostra Cooperativa. Non a caso il quartier generale di Latteria Soligo è situato in una delle zone più incantevoli della terra del Conegliano-Valdobbiadene, ai piedi dei colli di Farra di Soligo.
Al centro di un ampio anfiteatro di colline, prodromo delle Alpi che parte da Vicenza e arriva fino al Friuli, Latteria Soligo è immersa in paesaggi adornati di vigne, di grandi prati e aree boschive. Un ambiente naturale che la storia dell’agricoltura di questi territori ha saputo salvaguardare e valorizzare e che oggi viene consegnato alle giovani generazioni in tutta la sua bellezza.
È proprio grazie a questo spirito di tutela territoriale e di memoria storica se oggi questi stessi paesaggi sono annoverati come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un riconoscimento che ha premiato tutte quelle azioni di responsabilità perpetuate nel tempo che ci contraddistinguono da generazioni.


È proprio grazie a questo spirito di tutela territoriale e di memoria storica se oggi questi stessi paesaggi sono annoverati come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un riconoscimento che ha premiato tutte quelle azioni di responsabilità perpetuate nel tempo che ci contraddistinguono da generazioni.
La sede centrale è ancora nello stesso luogo, lungo le rive del fiume Soligo, alle pendici delle colline Conegliano Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Nell’Altopiano del Cansiglio e nella vicina località Piadera, quando la stagione lo permette, le mucche vivono al pascolo e si nutrono d’erba primaverile, fiori ed erba in estate, fieno in autunno e inverno. Il latte che si munge è molto pregiato e viene lavorato sapientemente al Caseificio Artigianale AgriCansiglio Latteria Soligo.


Il caseificio si trova a Fregona, sulla falda meridionale del monte Pizzoc (m. 1565), lungo la strada che porta alla Foresta del Cansiglio. In questo territorio, le Grotte del Caglieron sono un altro luogo molto conosciuto e in una di queste, la grotta di San Lucio, avviene la stagionatura di formaggi dall’eccezionale espressione di gusto e tipicità.
Allontanandoci dalle nostre colline, più a ovest, scorgiamo vasti prati e pascoli, paesi dagli alti campanili e tutt’intorno una corona di vette. Di notte, l’aria tersa e la scarsa presenza di luce urbana rendono questi luoghi ideali per osservare le stelle. Sono i paesaggi dell’Altopiano di Asiago, alle cui falde, a metà tra piane alluvionali e colline di origine vulcanica, si trova il caseificio di Breganze (VI), dedicato alla produzione dell’omonimo formaggio e dell’inconfondibile Asiago DOP che, come da disciplinare, può essere prodotto esclusivamente nella sua zona di origine.

Sul lembo estremo della laguna veneziana, a San Donà di Piave (VE), la centrale del latte di Caposile è dedicata al confezionamento/imbottigliamento del latte. Qui la bassa campagna veneta, florida e rigogliosa, cede il posto ad alvei, argini e canali. La magia di questo territorio, bagnato dal mare e sovrastato da aironi in volo, è stata custodita da Latteria Soligo tramite la realizzazione di un impianto perfettamente inserito all’interno del contesto entro cui sorge, alimentato da pannelli fotovoltaici e da oggi dotato di due nuovi impianti per il confezionamento del latte in contenitori Tetrarex Bio-Based da materie prime rinnovabili e l'imbottigliamento in vetro, materiale 100% riciclabile.
È questo il significato di “territorio”, che va ben oltre quello di paesaggio. Territorio è l’insieme di quei fattori culturali e ambientali che lo rappresentano, quel racconto di innovazione e ricerca che si intreccia con tradizioni e antichi saperi, quello sguardo al futuro senza per questo abbandonare ciò che fino a oggi ha generato benessere.

È questo il significato di “territorio”, che va ben oltre quello di paesaggio. Territorio è l’insieme di quei fattori culturali e ambientali che lo rappresentano, quel racconto di innovazione e ricerca che si intreccia con tradizioni e antichi saperi, quello sguardo al futuro senza per questo abbandonare ciò che fino a oggi ha generato benessere.


Il rispetto per gli allevatori
Latteria Soligo rappresenta appieno questo territorio in quanto archetipo di mutualità, socialità, cooperazione e imprenditorialità. È ricerca della soddisfazione dei propri clienti cercando di essere al passo con i cambiamenti, anzi molte volte generandoli, proprio come accadde alla sua fondazione quando per la prima volta alcuni produttori, aggregandosi, rivoluzionarono un modo di fare impresa allora basato sul lavoro disgiunto dal capitale. Per far ciò i soci allevatori si dettero alcune regole semplici e chiare, facendo propri gli insegnamenti culturali del Prof. Giuseppe Toniolo, oggi Beato:
- raccogliere il latte dai produttori stessi
- trasformarlo in "prodotti perfetti"
- commercializzarli su larga scala
- aiutare gli allevatori nel continuo miglioramento del patrimonio zootecnico e delle tecniche di allevamento
- dividere gli utili della gestione.
Le scrissero nell’atto costitutivo della loro impresa, teorizzando idee che a distanza di quasi 140 continuano ad essere di estrema attualità. Furono indubbiamente degli innovatori - per non dire dei rivoluzionari - rispetto al contesto sociale, economico e culturale del tempo.

L’economia sociale è nel DNA
del nostro fare impresa
L’essere parte di un territorio significa saper camminare insieme alla propria gente guardando non solo alle proprie attività, ma anche a quello che accade intorno. Come qualsiasi famiglia “sana” sappiamo rispondere alle esigenze interne ma anche, pur nella salvaguardia del bilancio aziendale, contribuire alle attività culturali e sociali della nostra gente.
Nell’arco di quasi 140 anni, Latteria Soligo ha testimoniato la solidarietà e l’aiuto alle persone più deboli e bisognose. Nel 2012 ha dato origine all’Associazione Soligo Onlus con l’esclusiva finalità di solidarietà sociale negli ambiti della beneficienza, della promozione culturale, dell’istruzione e della formazione.
Cultura ambientale e tutela del paesaggio
Quando è nata la Latteria Soligo, nel 1883, il lavoro nei campi era frutto di braccia e la forza motrice era fornita dagli animali: spesso erano proprio le stesse vacche che trainavano i carri. Il formaggio era l’unico modo per far durare nel tempo il valore nutrizionale del latte. Era la storia dura della vita nei campi ben raccontata dalla letteratura e dalla filmografia. La vita era scandita dai tempi della natura e degli animali.
Generazioni di contadini hanno fatto in modo che venisse preservata la bellezza dei nostri paesaggi, accompagnando e aggraziando le trame del terreno con sapienza, per migliorarne la funzionalità e l’aspetto.
Oggi il territorio dove è stata fondata la Latteria Soligo è stato riconosciuto dall’UNESCO quale Patrimonio dell’Umanità.
